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Alcune domande frequenti


• Ma il fluoro fa bene o fa male?

Quando si parla di fluoro in odontoiatria si intendono i sali di fluoro (fluoruri) di cui si conosce l’ effetto protettivo contro la carie dentaria. I fluoruri, nelle dosi adeguate, rallentano il metabolismo dei batteri della placca dentale, favoriscono la rimineralizzazione dello smalto dei denti e lo rendono più resistente.
In quantità eccessive essi provocano la fluorosi, che si manifesta a seconda delle dosi come macchie dello smalto dei denti da bianco-opaco a bruno.

I fluoruri sono presenti in natura in quantità molto variabili. In alcune regioni il tenore di fluoro dell’ acqua potabile è ottimale ma nella maggior parte dei casi esso è insufficiente; in alcuni rari casi è eccessivo.
Per compensare la generale carenza di fluoruri si ricorre alla fluorazione dell’acqua potabile o del sale da cucina. Solo in casi di elevato rischio di carie è indicato utilizzare degli integratori alimentari (le famose pastigliette di fluoro).

La misura di fluoroprevenzione più efficace si è rivelata l’ applicazione topica di fluoruri direttamente sullo smalto, cioè l’ uso quotidiano di dentifrici al fluoro, accompagnata dall’ uso regolare del sale fluorato (quello nel pacchetto verde) in cucina. Se del caso chiedeteci consigli alla prossima visita.

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